- Orfeo
- Celebre musico e poeta, figlio di Apollo e di Clio. Suonava in modo talmente dolce la sua cetra che i fiumi si fermavano per ascoltare, le belve si ammansivano e i sassi e gli alberi si commovevano. Portando con se la sua cetra Orfeo discese negli Inferi per recuperare la dolce Euridice. Al suono del suo strumento e del suo canto Caronte lo traghettò, Cerbero lo lasciò passare, le anime dannate di Tantalo, Sisifo e Issione non soffrirono più. Negli Inferi, Orfeo col suo canto e col suo suono era riuscito a commuovere i giudici infernali, anime dei morti. Anche Persefone e Plutone, regnanti del tetro paese delle ombre si commossero e acconsentiro che egli riportasse con se Euridice, a condizione che non si voltasse mai a guardarla finché non fosse fuori dagli Inferi. Orfeo con la sposa iniziò così il ritorno al mondo dei vivi, ma per strada non sentendo più i passi della sua amata si voltò a guardare e così Euridice rifattasi ombra si dileguò nell'ultimo saluto di addio al suo sposo. Orfeo non riuscendo a rassegnarsi rifece i suoi passi indietro, e stavolta a nulla valsero le sue suppliche a Caronte perché lo facesse traghettare. Inutilmente egli aspettò per sette giorni senza toccare cibo sulle rive dell'Acheronte. Sconsolato Orfeo si ritirò sul monte Rodope, rinchiuso nel suo dolore. Le Baccanti cercarono di consolarlo in tutti i modi, facendo a lui profferte amorose e respinte anche quelle, le Baccanti sdegnate lo fecero a pezzi e gettarono le sue membra nel fiume Ebro. La sua testa e la sua cetra continuavano a cantare il suo dolore per la perdita di Euridice. Zeus commosse dalla struggente storia, pose la testa di Orfeo in mezzo al cielo, nella costellazione della Lira. Ancora oggi, si dice che, nelle notti stellate è possibile udire il suo canto d'amore.
Dizionario dei miti e dei personaggi della Grecia antica . 2012.